BERT: Google interpreterà meglio il senso delle ricerche
Recentemente, tramite il proprio blog ufficiale, Google ha annunciato l’introduzione di BERT, un’epocale modifica dell'algoritmo per comprendere meglio il significato delle ricerche, soprattutto quelle più complesse o conversazionali.
BERT è l’acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers, una innovativa tecnica basata sull'intelligenza artificiale applicata alla gestione del linguaggio naturale. I modelli basati su BERT hanno la capacità di prendere in considerazione l’intero contesto in cui è stata utilizzata una parola, ricostruendolo e analizzando le altre parole presenti nella frase. Questo meccanismo porta a un’interpretazione più accurata del senso della frase e dell'intento di ricerca migliorando la qualità della risposta.
Prima di BERT, ad esempio, la ricerca "2019 brazil traveler to usa need a visa"sarebbe stata interpretata in modo impreciso: l’algoritmo avrebbe analizzato le singole parole stabilendo quali fossero più rilevanti e sulla base di queste fornito i risultati. Il termine "to" (fondamentale per il senso della frase) sarebbe stato sottovalutato e, conseguentemente, i risultati non avrebbero soddisfatto appieno la ricerca poiché avrebbero compreso anche pagine che spiegano ai cittadini statunitensi se sia o meno necessario un visto per il Brasile.
Un altro esempio proposto riguarda la richiesta: "Can you get medicine for someone pharmacy". In precedenza si sarebbero ottenuti risultati generici su come si ritirano i farmaci con prescrizione, mentre BERT riesce a comprendere l’importanza di "someone" (qualcun'altro) nella frase.
Google stima che la modifica avrà un impatto su circa il 10% dei risultati, un cambiamento enorme e tra i più rilevanti nella sua storia, che influirà sul modo delle persone di trovare le risposte. Il sistema potrà inoltre rilevarsi utile per gli assistenti vocali e per i dispositivi "intelligenti" per la casa.
BERT per ora funziona in inglese ed è entrato in funzione solamente negli Stati Uniti ma Google confida di estenderlo in molti altri paesi nei prossimi mesi perché il riconoscimento del linguaggio naturale tramite le reti neurali è facilmente adattabile ad altre lingue.