Google preannuncia un Core Update dell'algoritmo
Il 2 giugno 2019 con un tweet Google ha preannunciato un aggiornamento dell'algoritmo di ricerca definendolo un "core update". Considerando che solitamente ogni modifica viene resa nota solo a posteriori, si può presumere che questo aggiornamento abbia una certa importanza.
Dai dati disponibili e da informazioni reperite in rete sembra che l'aggiornamento non riguardi i fattori off-page ma sia incentrato sull'analisi dei contenuti dei siti web sempre più delegata alla parte di intelligenza artificiale dell’algoritmo (Rank Brain) piuttosto che alla parte di regole algoritmiche.
Come spesso accade, potrebbe essere necessario diverso tempo affinché l’aggiornamento sia implementato e visibile su scala mondiale. A questo proposito Gary Illyes, Webmaster Trends Analyst di Google ha dichiarato che "è necessario un periodo di tempo compreso tra un giorno e un paio di settimane, a seconda di fattori come la salute dei data center, la congestione della rete nei vari paesi e la qualità".
Se per capire quali sono stati gli effetti dell'update in Italia servirà un pò di pazienza, sono invece chiari gli effetti di un extra mini-aggiornamento di Google (non è correlato al core update), che limita "i doppioni" e il numero di volte che un dominio può uscire nella stessa pagina dei risultati di ricerca. Google inizierà a mostrare su ogni pagina dei risultati una maggiore varietà di domini per la stessa query.
Questo potrebbe impattare considerevolmente sul traffico di ricerca delle query di marca, obbligando le aziende e presidiare meglio gli altri listing non di loro proprietà, ovvero i social, i siti di notizie, i comparatori, i domini con opinioni sull'azienda.
Da notare infine che Google tratterà i sottodomini come parte del dominio principale.
Restano, ovviamente, esempi in cui Google considera i sottodomini separati dal dominio come alcune piattaforme di hosting che utilizzano i sottodomini per ospitare i siti di diversi utenti.