Il Watch Time sulla pagina è fattore di ranking per Google?
Con oltre 400 ore di video caricati ogni minuto, YouTube (dal 2006 di proprietà Google) ha bisogno di un modo efficace per valutare la qualità dei contenuti video e restituire quelli più rilevanti in seguito alle ricerche effettuate dagli utenti.
A partire da fine 2012 il fattore principale che determina il ranking dei video su YouTube è il "Watch Time": YouTube cioè premia (e mette in cima ai risultati di ricerca) i video coinvolgenti, quelli cioè che trattengono per più tempo gli spettatori.
Google ha il brevetto "Watch time based ranking".
Sebbene non tutti i brevetti di sua proprietà vengono utilizzati nell'algoritmo di ranking, è utile conoscerne il contenuto.
L'abstract del brevetto dice in sinstesi che a ogni risorsa restituita in seguito a una ricerca viene assegnato un punteggio in base al tempo speso sulla risorsa stessa. Per i contenuti video, ad esempio, sarà assegnato un punteggio maggiore ai video che storicamente vengono guardati per lunghi periodi e un punteggio inferiore ai video guardati per breve tempo.
Volendo leggere "tra le righe" si potrebbe supporre che quello dei video è solo un esempio e che in realtà questo approccio è valido per qualsiasi contenuto, anche per immagini e testi all'interno delle pagine web.
Come spesso accade nel campo SEO non ci conferme ma certamente non si sbaglia se ci si concentra sulla qualità delle pagine intesa come somma della qualità dei singoli elementi, prefiggendosi di aumentare il tempo di permanenza degli utenti sulle singole pagine e quindi sull'intero sito.
L'attività SEO perciò assume ancora più importanza poichè deve unire profonde competenze tecniche a conoscenze di design e User Experience e di comunicazione.