La timeline degli update dell'algoritmo di Google
Questa infografica riassume i principali update agli algoritmi di Google, dal 1998, anno del lancio del motore di ricerca, a oggi.
Marzo 1998: i due studenti di Stanford, Sergey Brin e Larry Page, lanciano Google. Impresa considerata quasi monumentale, oggi l'azienda vale oltre 200 milioni di dollari.
Dicembre 2000: viene rilasciata la Google Toolbar che porta con sè il tool per il calcolo del Page Rank.
Settembre 2002: viene documentato il primo aggiornamento all'algoritmo di ricerca.
Febbraio 2003: al SES di Boston viene annunciato il Boston Update. E' la prima volta che si assegna il nome a un aggiornamento.
Originariamente, Google effettuava aggiornamenti mensili, combinazione di cambiamenti all'algoritmo e aggiornamento degli indici principali (la cosiddetta "Google Dance"). Con il Boston Update gli aggiornamenti divennero più frequenti e l'idea di applicarli mensilmente svanì.
Aprile 2003: con il Cassandra Update Google diede un giro di vite su alcuni aspetti relativi alla qualità. Furono colpiti i link in massa da domini degli stessi proprietari e furono penalizzati anche i testi e i link nascosti.
Maggio 2003: mentre evidenti cambiamenti si osservarono a maggio, l'esatta natura del Dominic Udpade non era chiaro. I bot di Google "Freshbot" e "Deepcrawler" setacciavano il web e il modo in cui Google considerava i backlink sembrava radicalmente cambiato.
Giugno 2003: l'Esmeralda Update ha segnato l'ultimo dei regolari aggiornamenti mensili di Google ed è emerso un processo di aggiornamento più continuo. La "Google Dance" è stata sostituito con "Everflux".
Esmerelda probabilmente ha portato con se alcuni cambiamenti infrastrutturali di Google.
Luglio 2003: con il Fritz Update invece di completare la revisione dell'indice su base mensile o meno, Google passa a un approccio incrementale. L'indice viene aggiornato quotidianamene.
Settembre 2003: per indicizzare più documenti senza sacrificare le prestazioni, Google scinde alcuni risultati mettendoli nei "risultati supplementari". Il pericolo di finire tra i risultati supplementari rappresentarono un argomento molto dibattuto dai SEO che temevano un calo degli accessi. I risultati supplementari furono in seguito eliminati.
Novembre 2003: questo aggiornamento ha avuto l'effetto di un tornado, da qui il nome Florida Update, mettendo in allarme tutto il settore SEO. Molti siti ottimamente posizionati furono retrocessi e pesantemente penalizzati. Il Florida Update segnò la fine delle tecniche SEO in voga negli anni '90 come ad esempio il keyword stuffing e introdusse la OPP (Over Optimization Penalty).
Gennaio 2004: quello che il precedente update aveva tralasciato fu ripulito dall'Austin Update. Google ha continuato a penalizzare le tecniche di ottimizzazione on-page ingannevoli, tra cui testo invisibile e META-tag pieni di keyword. Con l'introduzione del nuovo algoritmo "Hilltop" emerse il concetto di rilevanza pagina: ora l'autorevolezza della pagina non dipendeva più esclusivamente dal Page Rank.
Febbraio 2004: il Brandy Update si focalizza sulla rilevanza dei contenuti: con l'introduzione del Latent Semantic Indexing (LSI) Google aumenta la capacità di capire i sinonimi delle parole chiave, pone una maggiore attenzione alla rilevanza del testo di ancoraggio dei link.
Gennaio 2005: per combattere lo spam e controllare la qualità dei in uscita link, Google, Yahoo, e Microsoft introducono l'attributo "nofollow". Nofollow aiuta a ripulire i collegamenti non voluti, inclusi i commenti spam lasciati nei blog. Anche se non è un algoritmo di aggiornamento tradizionale, questo cambiamento ha un impatto significativo.
Febbraio 2015: le specifiche dell'Allegra Update sono poco chiare, alcuni ipotizzano che serva a identificare i siti spam che avevano mantenuto un alto posizionamento, altri che riguardi la sandbox o il perfezionamento della LSI (Latent Semantic Indexing).
Maggio 2005: Matt Cutts annuncia che Google stava applicando dei cambiamenti nella qualità della ricerca. I Webmaster di tutto il mondo ipotizzato che il Bourbon Update riguardi il metro di valutazione dei contenuti duplicati e dei contenuti dello stesso sito "non canonici" (www vs non www).
Giugno 2005: A differenza dei precedenti tentativi di personalizzazione dei risultati di ricerca, che richiedevano impostazioni personalizzate e profili, nel 2005 i risultati di ricerca si basano anche sulle precedenti ricerche effettuate dagli utenti. L'impatto è inizialmente molto ridotto.